venerdì 26 novembre 2010

Giornata contro la violenza sulle Donne

Fermiamo il femminicidio!!!!
La collettiva Clitor(i)dee il 25 novembre, giornata contro la violenza di genere scende in piazza per dire ancora una volta NO alle violenze, alle forme di discriminazioni, oppressioni e diritti mancati. In un mondo ormai dettato dal regime maschilista la Donna trova ancora una volta spazio e volere di ribellarsi e gridare contro!
La violenza sulle donne, di qualunque età, razza e religione ancora nel 2010, continua inesorabile. Noi diciamo: BASTA!
Ci sono troppe vittime della violenza ed effettivamente la cronaca nera affronta quasi giornalmente tali casi, é documentato che il 69% degli stupri compiuti in Italia sono attribuibili a partner, mariti o fidanzati, mentre il 6% ad estranei alla donna, che in Europa il 12-15% delle donne subisce quotidianamente violenze domestiche e che le violenze domestiche rappresentano la prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni, ancora prima di cancro, guerre e incidenti.
Ogni settimana in Italia moltissime donne vengono uccise, riportiamo un elenco di donne che sono morte o che hanno rischiato di morire, e tale elenco riguarda solo il mese di ottobre:
Santina Tronci è stata picchiata, accoltellata e abbandonata in fin di vita dal marito.
Lea Garofalo era scomparsa un anno fa. Oggi sappiamo che il suo ex compagno ha ordinato il suo sequestro e l’ha fatta sciogliere nell’acido.
Kamila Lysadorska è stata uccisa a coltellate dall’ex fidanzato, italiano.
Anna de Pilla, è stata picchiata a morte dal marito.
Anna Maria Riva, è stata accoltellata dal figlio
Anna Maria Lotti e Eva Bigalli, rispettivamente madre e figlia, sono state accoltellate da un vicino di casa.
Paola Carlevaro viene strangolata nel sonno dal marito
Silvia Betti viene accoltellata dal marito
Maricica Hahaianu, viene colpita da un pugno di un italiano e poi muore.
Maria Luigia Pozzoli viene accoltellata a morte da un uomo
Petronilla Sanfilippo viene accoltellata e poi finita con un ferro da stiro
Beatrice Sulmoni, il cui corpo è stato ritrovato nel lago in zona Ticinese, uccisa dal marito che prima di gettarla in acqua aveva tentato di decapitarla.
Begm Shnez viene uccisa a sassate dal marito mentre il figlio tenta di far fare la stessa fine alla sorella. E si potrebbe continuare.. Basta, Basta, Bastaaaaa!!!!!!
Sentendo i vari fatti di cronaca è impossibile non notare come molte delle donne che sono morte ammazzate avessero denunciato i loro aggressori, i quali sono raggiunti da un’avvertenza, ma ciò non serve a fermarli, è solo una specie di ammonizione, che questa legge sullo stalking si propone di fare, e assolutamente non tutela la Donna, anzi la denuncia ha spesso l’effetto di incattivire il persecutore e non ferma in alcun modo la sua condotta persecutoria che può sfociare in gravi aggressioni, fino all’omicidio.
Ed è per questo che ancora una volta unite scenderemo in piazza dove ANTISESSISMO, ANTIFASCISMO, ANTIRAZZISMO E SOLIDARIETÀ' saranno le nostre parole chiave. Ricordiamo un’altra forma di violenza quella perpetrata dai fascisti il 28 novembre 1977, data in cui moriva Benedetto Petrone, giovane antifascista assassinato da un gruppo ideatore e proclamatore di uno stato patriarcale.
Denunciamo questo stato di cose e lo sfruttamento del corpo della donna nelle diverse campagne razziste, iniziando da uno Stato che tutela i profitti ed ignora i soggetti sociali più deboli come donne, omosessuali, migranti, lavoratrici e studentesse.

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