lunedì 28 giugno 2010

Cineforum: Processo per stupro


PROIEZIONE E DIBATTITO SU:

Processo per stupro

È il 1979 quando un collettivo di autrici della RAI realizza

Processo per stupro, un film che documenta per la prima volta in

Italia la ferocia dei procedimenti giudiziari nei confronti delle

donne stuprate. Lo stupro subito da Fiorella, aggredita e

violentata da uomini che conosceva, ci ricorda che, allora

come oggi, l’80% degli stupri avviene ad opera di

uomini noti alle vittime, mentre i casi di stupro ad opera di

sconosciuti, esaltati da una stampa miope e di fatto connivente,

rappresentano una esigua minoranza.


  • per l’autodeterminazione delle donne

  • per prendere coscienza

  • contro l’oppressione del patriarcato

perché ad ogni azione corrisponde una reazione!


E A SEGUIRE FESTA DI AUTOFINANZIAMENTO E MUSICA


Giovedì 1 luglio 2010 h 19:30

c/o l’ex Socrate occupato Via Fanelli – Bari

Contatti mail/fb: clitoridee@gmail.com

http://collettivoclitoridee.blogspot.com


martedì 22 giugno 2010

Processo per stupro

Nelle ultime riunioni del collettivo stiamo investigando la storia dell'emancipazione femminile dagli anni ' 70 ai giorni nostri. Ciò è utile sia per una formazione interna del collettivo, ma anche per la presentazione del documentario "Processo per stupro" che abbiamo deciso di proiettare l'1 luglio alle ore 19.30, presso l'ex-socrate occupato.

Riportiamo alcune sentenze:

Aprile 1994. E' "arduo ipotizzare" una violenza sessuale fra coniugi in caso di coito orale in quanto la donna "avrebbe potuto in ogni caso facilmente reagire e sottrarsi al compimento dell'atto da lei non voluto".

Agosto 1997. Se il capufficio dimostra un "sentimento profondo e sincero" nei confronti della segretaria, non può essere accusato di molestie sessuali sul lavoro, anche se la invita a cena e tenta di baciarla.

Gennaio 1998. Le lacrime di una donna violentata possono diventare un elemento che "inchioda" l'uomo che ha abusato di lei e valere come elemento probatorio "idoneo a garantire la sincerità delle dichiarazioni della parte offesa".

Giugno 1998. La guancia di una donna non è una "zona erogena" ma baciarla senza il consenso dell'interessata ha "tutte le caratteristiche dell'atto sessuale".

Febbraio 1999. Impossibile commettere violenza carnale su una ragazza che indossa i jeans. Così la cassazione assolve l’istruttore di scuola guida condannato per stupro in primo e in secondo grado. Secondo la Cassazione la mancanza di segni di colluttazione tra i due sarebbe la ulteriore prova che la ragazza non ha opposto resistenza, tanto più che, dopo il rapporto, si era rimessa alla guida dell’autovettura insieme al suo stupratore.

Aprile 1999. La Corte afferma che violentare una donna incinta al settimo mese non configura una circostanza aggravante del reato di violenza sessuale. E in più si afferma che è anche possibile applicare al violentatore la diminuzione della pena minima per attenuanti generiche perché il caso può anche essere ritenuto tra quelli di "minore gravità".

Ottobre 1999. Sono sufficienti due violentatori per far scattare l'aggravante della violenza sessuale compiuta dal branco.

Dicembre 1999. Non ha diritto a sconti di pena il violentatore che non riesce a congiungersi carnalmente con la vittima per la resistenza che questa gli oppone.

Febbraio 2001. La Cassazione stabilisce che la "palpata" ai seni è violenza sessuale al pari di tutti gli atti connotati da "repentinità" e imprevedibilità posti in essere da chi intende, agendo all'improvviso, "vincere la resistenza delle vittime". La condanna riguarda un impiegato di un istituto tecnico che toccava le allieve.

Novembre 2001. I giudici ribadiscono che la circostanza che una donna indossi i jeans non è da sola sufficiente a escludere il reato di violenza sessuale, specie se la paura della vittima di subire altre violenze da parte dell'assalitore determina la possibilità di sfilare più facilmente i pantaloni.

Dicembre 2002. Il fatto che una donna sia "disinvolta" e "disponibile all' approccio amicale non può costituire motivo per concedere all'uomo che l'ha violentata l'attenuante e la riduzione di pena prevista per i fatti di minore gravità".

Novembre 2005. Nel caso riguardante due uomini la Cassazione sentenziò che la "palpatina" sui pantaloni di una persona configura il reato di violenza sessuale se chi la riceve non è consenziente.

Febbraio 2006. La cassazione decide che una quattordicenne non può aver subito violenza dal proprio patrigno perché non “illibata” e perché – dato che ha avuto delle esperienze – si ritiene in grado di dominare un rapporto del genere.

Aprile 2006. Se l'ambiente nel quale viene commesso è degradato, il reato di stupro, anche se su minore, è considerato meno grave. Così ha deciso la corte d'appello di Roma, che ha concesso le attenuanti generiche, applicando anche uno sconto di pena, a due imputati accusati di aver ripetutamente violentato una ragazzina prima e dopo il compimento del suo quattordicesimo anno d'età.

Aprile 2006. La sentenza della Terza Sezione penale della Cassazione decide che lo stupro di una minorenne è meno grave se la ragazzina ha già avuto rapporti sessuali.

Maggio 2006. La Corte d'Appello di Cagliari riduce la pena ad un uomo condannato di stupro perchè il reato commesso contro la moglie sarebbe "più lieve"."Il danno psicologico di una aggressione subìta dal coniuge minore rispetto a quello provocato da un estraneo"

venerdì 11 giugno 2010

Fallocrazia e corpi di servizio

Dal workshp Antifascismo Viola: http://antifascismo-viola.noblogs.org/
Vedi anche: http://femminismo-a-sud.noblogs.org/ (parte destra in grigio Antifa)
La colonna sonora è tratta da Malarazza di Ginevra di Marco

Fallocrazia e corpi di servizio 2