mercoledì 29 settembre 2010

Primo articolo de L'Urlo-Giornale aperiodico di movimento

Clitor(i)dee…lo leggete??? Lo vedete??? Lo capite???? E perché non lo dite????

(i)

questo è il nostro clitoride, questo è il simbolo di quello che vogliamo: vogliamo riprenderci il nostro corpo..perché è nostro!

Perché al giorno d’oggi il nostro corpo va difeso e protetto!!!

Si, il nostro corpo..quello continuamente offeso dalla propaganda di stupro che si fa in televisione, e che si fa sui manifesti..!

Il nostro corpo, donne, viene continuamente venduto!!!
Il nostro corpo, donne, viene sempre denudato senza il nostro permesso!!!
Il nostro corpo, donne, viene zittito e malmenato nei CIE come nelle case!!!
Il nostro corpo, donne, viene continuamente sfruttato da chi ci vede come contenitore di una nuova vita!!!
Il nostro corpo, donne, viene continuamente alterato da chi ci vuole sempre giovani e belle!!!
Il nostro corpo, donne, viene lapidato!!!

Da qui la nostra esigenza di non parlare al maschile perché il maschile non ci può dare risposte sulla nostra autodeterminazione e sulla nostra liberazione sessuale!

Nasciamo cosi come clitor(i)dee, un collettivo femminista, antifascista, antisessista che fa propria la pratica politica non mista come un momento di riflessione e condivisione di pratiche e linguaggi che non parlino al maschile.
La parità formale che oggi vantiamo qual è???

Quella per la quale possiamo lavorare ma essere cosi vittime di un doppio lavoro, di cui uno sicuramente precario e l'altro di cura del focolare familiare, dove la donna rimane ancora vittima del patriarcato.

Le nostre scelte, dall’aborto alla sessualità,non ci vedono protagoniste perché non siamo libere di scegliere e di autodeterminarci: il femminicidio, c’era, c’è e continuerà ora più che mai ad esistere se c’è chi osa anche solo immaginare che i centri antiviolenza vengano chiusi.

Siamo attaccate in quanto donne! Femminicidio è la violenza sulle donne in quanto donne.
Non si tratta di un problema di ordine pubblico, e non ce ne facciamo nulla del pacchetto "insicurezza" in un clima securitario che strumentalizza i migranti, in quanto soggetti oppressi.

Il femminismo è una pratica politica che è necessario mettere in atto e che ci fa esporre pubblicamente rispetto a tutto ciò che concerne il vissuto di tutte le donne. Esporsi significa non far passare inosservate e denunciare tutte quelle violenze, quei soprusi, quei limiti all’autodeterminazione che quotidianamente vengono messi in atto da politiche e da atteggiamenti chiaramente maschilisti.

Siamo un collettivo non separatista, osiamo il conflitto sociale e affermiamo il nostro NO alla pena di morte e a tutte le forme di violenza che vengono inflitte alle donne in quanto donne: Sakineh è per noi la storia di un sopruso, è purtroppo la storia di tante donne!!!

Potere alle donne!

Clitor(i)dee
clitoridee@gmail.com (fb)
collettivoclitoridee.blogspot.com (blog)

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